lunedì 12 gennaio 2015

VISITA AZIENDA ALEPA - 10 GENNAIO 2015

VISITA AZIENDA ALEPA (di PAOLA RICCIO) 10 GENNAIO 2015


Riprende l’attività del Circolo della Degustazione con le visite presso i produttori.

Il 2015 si apre con una visita ad un’amica (Paola Riccio) dell’Azienda A.le.pa. sita in località S.Giovanni e Paolo a Caiazzo in provincia di Caserta. L’Azienda, sita sul versante destro del Volturno, gode positivamente di un microclima influenzato sia dagli influssi collinari che da quelli salmastri provenienti dal mare che risale il corso del fiume.

Accolti dalla padrona di casa che ci racconta di come ha “modulato” la creazione di quest’Azienda che in proprio vinifica ciò che i 3 Ettari di proprietà producono come uve. A tale produzione va aggiunta una parte di Pallagrello Nero conferito da produttori seguiti dalla stessa Azienda.

La Casa

Il vigneto 



L’Azienda nasce negli anni ’80 per produzione familiare e vengono impiantate 4 tipologie di uve, precisamente Aglianico e Cabernet come uve a bacca rossa, mentre per quelle a bacca bianca si impiantano Falanghina e Greco. Dopo un periodo di produzione familiare e di conferimento a terzi, con l’arrivo del nuovo millennio, si decide di vinificare in proprio con ottimi risultati con due vini molto rappresentativi il Santojanni, blend delle 2 uve bianche e il Palenio, blend delle 2 uve rosse.
Dopo questa promettente fase iniziale si passa ad una ricerca di identità del territorio, la stessa Paola decide di impiantare l’autoctono  Pallagrello Bianco.





Oggi l’Azienda con le proprie uve e con un minimo di conferimento, del solo Pallagrello Nero, produce circa 14000 bottiglie, nelle annate dove la terra e il clima donano un frutto integro, per esempio si è discusso con la Patron di un calo di produzione nell’ultima annata (2014) dovuto alle non clementi condizioni meteo ed alla peronospora (malattia che flagella i vigneti).
Chiacchierando sulle produzioni e sui nuovi obiettivi dell’Azienda, tra i quali l’interessante con la cucina de “Il Cuoco Galante” di Napoli che abbinando i vini dell’Azienda A.le.pa. proporrà una cena con piatti d’epoca.


Accolti nella casa immersa tra i vigneti di produzione iniziamo la degustazione dei vini aziendali.

Sanojanni 2011 (blend Falanghina e Greco) 14%Alcool messo in bottiglia già da un anno prezzo in enoteca 9€. Colore Giallo oro vivace, al naso molto minerale (greco) con sfumature floreali e fruttate (falanghina), in bocca arricchisce il corredo aromatico con la sapidità che la fa da padrona ed allunga la durata del sorso, lieve retrogusto di frutta esotica.


Riccio Bianco 2010 (Pallagrello Bianco) 14%Alcool imbottigliato nel 2011. Prezzo enoteca 14,5€. Colore Giallo oro scarico vivace, al naso fruttato fresco con sfumature floreali ed erbacee, in bocca vivo con acidità ben conservata (fattore che purtroppo nel Pallagrello bianco dopo qualche anno si perde, non è il caso di questo vino).


Due grandi bianchi, con qualche amico si rifletteva sul fatto che per noi sommelier potevano essere due vini molto didattici, il primo per rappresentare la sapidità, il secondo invece per l’acidità, due parametri difficili da separare in degustazione. Poi per il colore che in altri contesti avrebbe denotato vini già avanti con l’età che invece in questo caso ha dato maggior interesse per quello che hanno donato all’olfatto ed al gusto.

Casa di Campagna ( blend Pallagrello Nero e Cabernet di varie annate) 13%Alcool. Prezzo enoteca 10€. Rosso rubino con unghia violacea, impenetrabile (vino non altamente filtrato) , naso di frutta rossa croccante, gusto pieno di nerbo e vivace.



Maria Carolina 2011 (pallagrello bianco barricato tra rovere e castagno) 14,5% prezzo in enoteca 25€, complimenti per questa chicca enologica di “Terra di Lavoro”! Da sempre, e come detto in precedenza, si sa che il Pallagrello Bianco ha scarsa acidità che spesso si rileva nei vini con espressioni olfattive e gustative piatte, che in questo caso verrebbero amplificate dal passaggio in legno, invece, questo vino, alla vista con un giallo oro carico, sia al naso che al gusto donano grande interesse. All’olfatto di frutta e fiori “avazati” ma con una leggera spalla acida che lo sorregge e contrasta l’alcol e con gusto speziato dolce ed un retrogusto finale donato dal castagno quasi legnoso e qui si sono sbizzarriti tutti con abbinamenti di un certo rilievo anche con formaggi stagionati, io lo abbinerei ad un buon sigaro sud americano (non fermentato) o addirittura ad un Toscano Soldati o un Toscano Antica Tradizione (fermentati).



Riccio Nero 2008 (pallagrello Nero che ha sostato per 2 anni in tonneaux) 13%Alcool,  uve conferite,  15€ in enoteca. Qui purtroppo per noi i sensi erano già un po’ inebriati ed appesantiti dai vini precedenti, comunque vino elegante nonostante la bassa filtrazione ed un colore cupo. Vino, che purtroppo per il nostro stato, invita al secondo ed anche al terzo sorso. Nonostante l’età  pieno di nerbo sia al naso con note fruttate, floreali ed anche speziate, in bocca buona spalla acida vino equilibrato compagno ideale per piatti eleganti non troppo strutturati.



Privo 2012 (cabernet) 23 € in enoteca, questo vino vuole essere l’espressione della politica aziendale, come dice il nome stesso privo di qualsiasi tecnica spinta sia in vigna che in cantina ne fa un vino massima espressione del frutto per tutti i sensi  con l’unico “difetto” la longevità, ma basta saperlo, non può essere un vino longevo non per mancanza della bontà della materia prima e della lavorazione, ma al giorno d’oggi sappiamo benissimo che vini senza trattamenti specifici sono molto sensibili a tutti gli agenti esterni che ne inficiano la durata. Comunque allo stato attuale bell’esperimento.  Il termine Privo fondamentalmente dovuto al non utilizzo di solfiti durante il processo di lavorazione ed in nessun’altra fase.



E poi ….. per un incontro protrattosi per più di 2 ore oltre l’orario prestabilito via a selfie ed alle impressioni sui social network ed alla progettazione di nuovi eventi allargando il numero dei partecipanti e per concludere un Grazie a Paola ed alle splendide terre dalle quali provengono i suoi nettari.


Si è chiusa la splendida visita con un assaggio da silos dell'annata 2011 di cabernet in purezza e con un Riccio Nero annata 2009.




Gaetano ed Imma Scognamiglio
Luciano Lombardi
Carmine Guida
Alessandro Schiavone
Salvatore LANDOLFO (che ha  redatto  il Post)

…. e Paola RICCIO


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