sabato 29 agosto 2015

Il Circolo della Degustazione (2015-16) .....

Come tutti gli anni "Il Circolo Della Degustazione" ha tanti buoni propositi e tante buone strade per iniziare e proseguire i progetti intrapresi. 


Il Circolo nasce da una costola di Winevent, anch'esso dalla nascita oggetto inespresso ma mina vagante (come da altri definito) nel campo enogastronomico. 


Per anni nel nostro ridotto parterre abbiamo avuto il piacere di ospitare persone di associazioni di ogni ordine e grado nel campo dei vini dei distillati del cibo dei formaggi del fumo lento e anche di persone professioniste e produttrici in tali campi. 


Varie le scenografie e gli interpreti sempre diversi sempre originali e più volte percorsi da noi dettati poi intrapresi da altri "professionisti" del settore, comunque sia, noi si continua e si va avanti con unico obiettivo appagare i desideri dei nostri sensi.


Il vino da sempre incipit di partenza per poi sfociare nella vera e propria degustazione, che come si diceva in precedenza, è l'appagare le nostre voglie degustative.


Vini e prodotti di nicchia, anche e soprattutto di coloro che non possono ritagliarsi un loro spazio tra leggi ed esperti del settore ma che con le loro produzioni daranno lustro alle nostre papille, di coloro che si impegnano in una trasformazione o conservazione, importante come la produzione, o del semplice raccontare con le sensazioni e con il cuore le emozioni donate da questi prodotti.


Il supporto sarà di tutti Voi di tutti coloro (che da 8 anni) seguono i nostri percorsi e le nostre emozioni ma di chiunque altro voglia proporsi per il solo scopo di emozionare chi desidera di esserlo.
Buona Degustazione a tutti.

Salvatore LANDOLFO
Il Circolo Della Degustazione 

sabato 22 agosto 2015

Il Sigaro Toscano e il taglio aureo

Oggi in quel di Bonagia localitá ex tonnara in provincia di Trapani la diatriba sul taglio aureo è diventato argomento del giorno discusso tra le barche ormeggiate nel dopo pesca fatto di consegne del fresco del giorno e preparazioni per la pesca serale.
La questione matematicamente descritta qui: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Sezione_aureahttps://it.m.wikipedia.org/wiki/Sezione_aurea
trova sua perfetta applicazione con lo stortignaccolo nazionale per vari motivi.
2 pratici il taglio coincide con la fascetta di apertura del cellophane e per il fatto che dona 2 classici sigaretti ( il più piccolo da abbinare alla classica pausa caffè) il più grande da degustare nel Classico dopocena. 



Poi variazioni di gusto a sigaro acceso tra gli stessi profumi del sigaro di partenza (nel mio caso Garibaldi Classico).
Un modo sicuramente agevole per valorizzare un sigaro comunque al quale da ritagliare una corretta collocazione nel proprio spazio temporale.


Salvatore LANDOLFO

IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE TUA E DI CHI TI STA INTORNO!

giovedì 6 agosto 2015

Franchising (il degrado dell'Enogastronomia)

Sono ormai sempre più i casi di "franchising" che stanno sempre più portando il degrado nell'Enogastronomia di qualità. Addirittura sono testimone di casi anche in quelle che sono associazioni di settore che dovrebbero essere baluardo sicuro per la comunicazione e l'indirizzamento dell'utente.
Purtroppo le mode e la globalizzazione hanno permesso che anche gusti e prodotti fossero adeguati a livello "standard" per tutti i consumatori. Poi le leggi e lo Stato in grado solo di formalizzare numericamente ciò che è la nostra produzione di qualità e di nicchia permettendo ai nostri produttori un unica soluzione: LA CHIUSURA ATTIVITA'. In questi giorni sono testimone di una chiusura di un amico affinatore di formaggi (figura diffusissima in altre nazioni) produttore di uno dei formaggi più buoni da me assaggiati nell'ultimo decennio.
Ieri sera in un ristorante pizzeria della zona "addobbato" di tutto lustro con accoglienza impeccabile e con personale di quantità e qualità nonché sponsorizzato da soloni esperti comunicatori del settore ho rimediato una grossa delusione con cibi precotti "riscaldati" ed insaporiti al momento e lieviti oltremodo utilizzati tanto che un trancio di pizza avanzato a mia figlia la fa ancora da padrone nel mio stomaco. Tra l'altro questa non piacevole avventura già successa in un'altra catena della zona.
Il dire franchising non significa rifarsi a grandi marchi del settore purtroppo stiamo vivendo in Enogastronomia un franchising di piccoli imprenditori che per reinvestire i propri introiti e capitalizzare quello che è il guadagno della loro attività principale, completamente distante da cibo e affini, si avventura in situazioni bellissime da vedere e da frequentare ma che non curano qualità e conservazione.
Tutto ciò fa rabbia ed il pensiero va all'amico Peppone che per dare qualità alla sua cucina ogni mattina si leva di buon ora per scegliere la materia prima ed è in continuo aggiornamento rimettendoci tempo denaro e affetti, o all'altro amico Matteo che qualche anno fa è tornato ad emigrare perché la sua cucina non veniva compresa ed altrove riveste la stella ambita da tanti chef, o di Ciccio che per confezionare le sue straordinarie pizze impiega 48 o 72 ore per la lievitazione, l'altra sera ne ho mangiate 4 a portafoglio e al risveglio neanche l'ombra, o all'amico di prima affinatore, Germano non potrà farci degustare più il suo Magno Sabello o a chi in casa confeziona il suo "vino fragola" e non fragolino bevanda unica che rinfrancava il lavoro nei campi dei nostri avi.

Salvatore LANDOLFO

lunedì 3 agosto 2015

Il Circolo della Degustazione: Gottardi ed il suo Pinot Nero - Vigna Mazzon 2012

Il Circolo della Degustazione: Gottardi ed il suo Pinot Nero - Vigna Mazzon 2012: Chi mi conosce sa che mi cibo di emozioni. Chi mi conosce sa che vivo di tifo (anche se da tempo ho abbandonato quello sportivo per me trop...

Gottardi ed il suo Pinot Nero - Vigna Mazzon 2012

Chi mi conosce sa che mi cibo di emozioni.
Chi mi conosce sa che vivo di tifo (anche se da tempo ho abbandonato quello sportivo per me troppo non emozionale).
Chi mi conosce sa che ho molti vizi.
Questo vino racchiude il tutto, è un'emozione, come vino rosso sono un "tifoso" del Pinot Nero, ed il vizio che rispecchia è quello dell'appagante leggerezza donata.




Annata 2012, dopo aver in tempi differenti saggiato le annate precedenti e conservato alcune bottiglie con le quali faremo con pochi amici scelti una verticale, è come le precedenti un emozione e possiede una duttilità grazie alla quale si soddisfano differenti palati.
Alla vista intrigante scarico ma non troppo con una vivacità e tonalità coinvolgenti, si avvolge nel bicchiere, al naso l'intrigante rapporto cresce grazie a profumi cangianti che non si sostituiscono ma si sommano.
Si parte dai primari classici del Pinot nero (soprattutto ribes, ma anche mora e lampone, ciliegia, mirtillo, poi la famosa merde de poulet e polvere da sparo che non sono terziari ma intrinsechi del vitigno di origine), i secondari ottenuti da fermentazione (carica gassosa) ed i terziari (sottile idrocarburo e cera lacca).Poi in bocca l'apoteosi tornano al retrogusto netti e non sovraccaricanti tutti i sentori olfattivi uniti ad una tendenza amarognola lieve ma goduriosamente percettibile. Elegante, Raffinato ed allo stesso tempo pieno, spiccata acidità che ne allunga la percezione ma ben amalgamata al resto del quadro gustativo con tannini ed alcool a fare da spalla ma piacevolmente percettibili.

IO TIFO PINOT

Salvatore LANDOLFO