sabato 20 novembre 2010

Sigaro Toscano abbinato ai Tè di Tea Teq .....degustando con lentezza.....

Giornata uggiosa, ci incamminiamo verso Avellino, con l'amico di tante degustazioni Michele. 
Ad accoglierci per strada gli amici Gaetano e Roberto che ci portano al "Tea Teq" dove dovrò guidare una degustazione che vedrà protagonisti in abbinamento il Sigaro Toscano ed alcuni Tè.
Ad accoglierci al locale c'è Rosa, che Michele ed io non conoscevamo prima d'ora. A dispetto dei marmi luccicanti e delle vetrine stile nuovi centri commerciali, entrando in questo locale si ha la sensazione, soprattutto olfattiva, di essere in un orto botanico per i meravigliosi effluvi che giungono dai tanti contenitori di vegetali.
Pian piano Rosa ci concede il suo sorriso ed il suo sapere ed eccosi aprire uno scrigno gelosamente e sapientemente custodito. Rosa ci tiene a precisare:<< questo non è un "Caffè" dalle consumazioni fugaci, chi entra qui lo fa per trascorrere "con lentezza" un po di tempo e degustare qualcosa che ha una storia e quindi un anima>>.
Ci si accorda con Rosa per gli abbinamenti, per fare ciò, ad uno ad uno Rosa ci fa annusare tutti i suoi tè quindi con l'imbarazzo della scelta decidiamo.
Ecco gli amici e gli avventori più curiosi arrivare ed effettivamente la cosa appagante da notare e che nessuno va di fretta e quest'aria di calma diviene stimolo di interessanti conversazioni.
Si parte con il Sigaro Toscano Antica Tradizione, che nonostante la presenza di altri prodotti da degutare durante la serata, e quindi di parecchio tempo da dedicare alle nostre degustazioni, propongo di fumare alla "Maremmana", cioè intero, con la "Teoria dei terzi" che in un altro post spiegherò.
"Primo terzo" abbinato ad un tè cinese verde aromatizzato con ginger, scorza d'arancia e menta accompagnato da biscotti "Matcha" che  tra gli ingredienti hanno il tè verde giapponese ridotto in polvere.
L'abbinamento risulta intrigante, la bocca rimane pulita con una leggera piacevole nota di menta, il sigaro esalta le sue tipicità.
Stiamo per entrare lentamente nel vivo della fumata "secondo terzo" e qui ci vuole qualcosa di corpo ed intensità, tè pu-ehrt nero, invecchiato e pressato,  antica tecnica per conservare gli aromi anche quando sottoposto a lunghi viaggi. La pressatura di questo tè veniva in passato fatta a mano pressando le foglie con acqua di bollitura del riso che fungeva da collante, a quei tempi su queste "tavolette di tè pu-ehrt" ogni famiglia apponeva lo stemma della propria casata. La preparazione oltre a vari rituali manuali prevede l'impiego esclusivo di acqua con basso ph.
Durante la degustazione e l'abbinamento risultato perfetto Rosa ha paragonato questo tè ad un grande Barolo d'annata, cioè questo tè in cina viene degustato come noi occidentali facciamo con un grande vino. A quadrare il cerchio un biscotto arabo alle mandorle con cannella e limone prodotti anche questi artigianalmente da Rosa.
Lentamente arriviamo al "terzo terzo" che per la sua intensità viene solo abbinato ai nostri amichevoli discorsi.
La degustazione continua ed in una "verticale all'inverso" passiamo al Toscanello Scelto abbinato ad un "classico" Lapsang di Suchon (regione cinese) affumicato su aghi di pino, ottimo prodotto per combattere il colesterolo.
Al primo approccio degustativo, il tè, con la resinosità datagli dall'affimicatura di pino, avvolge la bocca e prevale sulla fumata che però entrando nel pieno della sua vigorosità, verso la metà, completa questo connubio degustativo, anch'esso soddisfacente e pulito.
...e poi...... la piacevolissima serata volge verso il termine, per chiudere Sigaro Toscano Aromatizzato al Cioccolato Fondente abbinato ad un tè aromatizzato al cioccolato accompagnati entrambe da un ottimo dolce al cioccolato con cocco e noci anch'esso di produzione artigianale.
Ringraziando Rosa per averci aperto il suo Scrigno e le Manifatture Sigaro Toscano per i suoi splendidi prodotti, e Michele per i suoi appunti, abbiamo passato una serata che per la piacevolezza, cultura e lentezza difficilmente potrà ripetersi.


Salvatore LANDOLFO

giovedì 28 ottobre 2010

Il rito dell’accensione

“Il vuoto e poi
ti svegli e c’è
un mondo intero
intorno a te”

Quando Sarai Grande – Edoardo Bennato – Burattino senza fili (1977)


Accendere un Sigaro, in particolare l’amato stortignaccolo, è un rito e come tale va vissuto gustandosi tutti gli attimi con la dovuta lentezza.
Aperto l’Humidor, scrigno dei desideri fumosi, ed afferato il prescelto lo si sveste lentamente dal suo cellophane per percepirne gli effluvi aromatici, mentre si sfila la fascetta distintiva lo si tasta per verificarne al tatto umidità e compattezza.
Lo si afferra tra indice e pollice per un lato e lo si porta all’orecchio e facendolo ruotare si coglie il suo stato di essiccazione, poi lo si avvicina al naso per godere delle sfumature odorose più intrinseche.
…. e adesso ….. se tutti i passaggi precedenti ci hanno soddisfatto e lo riteniamo degno compagno di un meritato scorcio di lentezza lo accendiamo, rigorosamente tra le dita ruotandolo su un fuoco proveniente da un legnetto delicatamente si aspira e quando la corona è uniformemente rubescente ……… si liberano lo sguardo ed i pensieri.



Salvatore LANDOLFO

domenica 17 ottobre 2010

Incontro tra due neonati – Toscanello Scelto e Grappa Barricata di Fiano

Un pomeriggio uggioso di Ottobre, in visita alla distilleria Antonellis, dell’amico Paolo Antonellis, abbiamo avuto il piacere di esser partecipi prima alle spiegazioni del proprietario su come nascono i suoi prodotti in particolare di quanto bisogna esser “lenti” cioè pazienti affinché il prodotto sia qualitativamente di eccellenza. Poi si e’ passati agli assaggi Paolo ha lasciato a me la scelta, io già conoscevo quasi tutti i prodotti, e per far degustare le particolarità e lo stile di questa distilleria ai miei amici presenti, Luciano e Michele, ho scelto la Grappa Barricata di Fiano e la Grappa “Giovane” di Aglianico. Versata la prima per i suoi sentori classici del vitigno d’origine ed il presente sentore di miele e camomilla e altre erbe officinali, presenti già nelle vinacce fatteci annusare dai silos di conservazione, mi ha riportato alla mente un possibile abbinamento con il sigaro Toscanello Scelto degustato la sera prima, anch’esso in anteprima, con l’amico Pasquale con il quale eravamo convenuti sulla considerazione che era un bel prodotto pieno gustoso e persistente che si abbinava bene con distillati complessi dal punto di vista olfattivo gustativo e retro-olfattivo. Per questo prima di lasciare la Distilleria ho lasciato a Paolo qualche Toscanello Scelto e gli ho chiesto di farmi sapere cosa ne pensasse di questo abbinamento per ora frutto solo della mia fantasia, promettendogli di fare lo stesso io e poi di confrontarci. La degustazione delle grappe si e’ conclusa con un classico “rito” degustativo dell’ANAG cioè quello di annusare i bicchieri vuoti precedentemente capovolti su un foglio di carta per poter cogliere al meglio i sentori del prodotto d’origine.
A presto per parlare ancora di questi prodotti e per svelare come si sono comportati in abbinamento.

Salvatore LANDOLFO

sabato 16 ottobre 2010

Elogio della lentezza

Vivere con lentezza, aver il lusso di poter riflettere sulle proprie azioni, sui propri gesti e su quelli degli altri per poter cogliere stati d’animo e linee di vita, aver il lusso di cogliere i cambiamenti lenti ed impercettibili della natura, dello spazio che ci circonda, della luce del sole che ravviva ogni cosa.
Questo e’ il bisogno di coloro che vivono la loro vita con passione e che hanno ben chiari gli obiettivi e gli scopi da perseguire purtroppo oggi non più così facili da trovare.
Beh dopo questa seriosa introduzione, voglio raccontarvi perchè nasce questo blog……..
…… questo spazio vuole raccogliere racconti ed emozioni suscitati dalla degustazione attenta di prodotti da fumo e di tutto ciò che accompagna con semplicità e piacere una fumata lenta, momento di distensione, riflessione e meditazione….

Salvatore LANDOLFO